Intervista a Benedetto Levi, CEO di Iliad: offerte, VoLTE, 5G, eSIM e bilancio del 2019
È stato intervistato in diretta streaming Benedetto Levi, il giovane CEO di Iliad Italia, il quale si è trovato a rispondere ai commenti e alle domande degli spettatori, facendo anche un bilancio del 2019 dell’attuale quarto operatore di rete mobile.
L’intervista live della durata di un’ora e condotta da Gianfranco Giardina, è stata trasmessa sui canali Youtube e Facebook di DDay.it.
In un periodo come quello attuale, dove lo smart working o, come definito da Benedetto Levi, Remote Working forzato, viene fin da subito sottolineata infatti l’importanza delle reti mobile, ponendo dei quesiti e richiedendo riscontro all’amministratore delegato di Iliad.
Iliad attiva dal 29 maggio 2018, in questi due anni si è trovata ad investire sul mercato delle telecomunicazioni al fine di creare un’infrastruttura di rete proprietaria, ampliando così anche la copertura offerta ai propri clienti.
Durante il lock down, in particolare, sono stati evidenziati dei picchi di consumo per il traffico dati e voce, con differenti fasce orarie di utilizzo rispetto al periodo pre-covid, come, ad esempio, un incremento del tasso dei consumi voce negli orari corrispondenti con la fine delle dirette del Presidente del consiglio dei Ministri Giuseppe Conte.
Levi però, spinto anche dai commenti di Giardina, sottolinea non solo gli aspetti negativi, ma anche quelli positivi per la digitalizzazione durante il periodo di quarantena: infatti viene affermato da alcune statistiche che il 75% delle persone che hanno acquistato online nell’ultimo mese e mezzo erano al loro primo acquisto online.
Inoltre, sempre Benedetto Levi, in merito alla cosiddetta fase 2, spiega:
La riapertura non sarà una riapertura in blocco, ci sono tantissimi casi molto diversi tra loro, all’interno di Iliad e più in generale in Italia. La riapertura, come si sta sempre più capendo, sarà comunque graduale anche in termini normativi – Noi parallelamente abbiamo continuato a sviluppare la nostra rete invece perché oggi, più che mai, sviluppare una rete, quindi creare capacità, copertura e permettere alle persone di avere una connettività sempre migliore è qualcosa per oggi quanto mai essenziale.
Facendo un bilancio del 2019, del primo anno pieno di Iliad sul mercato, si contavano circa 5 milioni di utenti attivi verso la fine dell’anno, dato che viene commentato con le seguenti parole:
5,3 milioni per essere precisi, è un numero che da un lato ci rende molto orgogliosi, dall’altro ci diciamo convinti che siamo arrivati nel modo giusto e abbiamo risposto ad un vero bisogno che avevano le persone. In generale è stato un anno, appunto, il primo anno pieno, nel quale abbiamo mantenuto le promesse che avevamo fatto appena arrivati. Ovviamente eravamo stati, se vuoi, ambiziosi in termine di cambiamento che avremmo voluto apportare.
Nonostante, infatti, le derisioni da parte dei competitors, il CEO di Iliad continua a sostenere lo slogan della compagnia, semplicità e trasparenza, affermando orgoglioso i risultati di alcune ricerche effettuate da parte di istituti terzi indipendenti: il 97% dei clienti Iliad si considera soddisfatto del servizio e lo consiglierebbe ad amici e parenti. In merito all’espansione dell’infrastruttura sul territorio italiano, con obiettivo finale, fissato per il 2024, di 10-12 mila siti, Levi afferma:
Abbiamo attivato, a fine 2019, 2 mila siti radio, attivi e funzionanti, sui 4 mila che avevamo installato, quindi stiamo continuando ad installarne ovviamente a ritmo molto forte. Noi abbiamo già oggi una copertura nazionale, ma stiamo infrastrutturandoci per essere appunto sulla nostra infrastruttura e con le nostre frequenze.
Fin dal lancio sul mercato, Iliad però non ha mai offerto ai propri clienti la possibilità di aggiungere opzioni e/o pacchetti addizionali alle proprie tariffe, nemmeno in una situazione di emergenza come quella attuale.
La soluzione proposta risulta essere dunque il traffico a consumo oppure l’attivazione di un’ulteriore SIM con altri 50 Giga a 7,99 euro mensili, giustificando ciò come una questione tecnica di sistemi. Come affermato dal CEO di Iliad:
Noi abbiamo lanciato circa un anno e mezzo fa con un’offerta che all’epoca era già molto generosa quindi 30 Giga […] poi abbiamo man mano aumentato a 40, 50 Giga, oggi la nostra offerta, la Iliad a 7,99 euro ha in effetti 50 Giga. Abbiamo anche in parallelo un’offerta invece che era dedicata a persone che usavano molto poco i dati quindi che aveva pochissimo traffico internet e invece minuti ed SMS illimitati a 4,99 euro, appena questa situazione di emergenza e di lock down si è verificata noi abbiamo scelto subito di aggiungere gratuitamente 10 Giga al mese a tutte le persone che avevano quest’offerta da 4,99 e che rischiavano dunque di trovarsi tagliate fuori. Molti degli utenti di quest’offerta sono persone senior che usavano il cellulare principalmente per telefonare, magari ai parenti. Adesso sono le persone più a rischio e quindi, spesso, si trovano separate dalla famiglia e per permettere di fare eventuali videochiamate abbiamo aggiunto 10 Giga a questi utenti […] Per il resto le nostre offerte sono semplici e noi crediamo, ancora oggi molto generose. Ad oggi abbiamo fatto questa scelta di concentrarci su quella fascia di utenti, ovviamente per alcuni 50 Giga bastano, per altri no.
Tra i tanti obiettivi che la compagnia si prepone, rientra nei piani anche l’idea di offrire ai suoi già clienti la possibilità di effettuare il cambio della propria offerta, senza dare però una data di fattibilità precisa.
Inoltre, viene specificato come, per Iliad, nonostante lo spirito di innovazione dimostrato con l’introduzione delle SIMBOX, non sia attualmente di primaria importanza l’immissione sul mercato di eSIM, in quanto ancora risultano essere pochi i device compatibili.
Non viene poi riconosciuta da Levi la necessità di un ipotetico sviluppo di un’app mobile Iliad per i clienti, in quanto si sottolinea come l‘Area Personale del sito sia stata arricchita di tutte le funzionalità essenziali per gli utenti, i quali potrebbero creare anche una short-cut sul desktop del proprio device.
Difatti, mentre lo sviluppo di un’app comporterebbe problemi di compatibilità con i vari sistemi operativi, questa strategia risulterebbe più scalabile e anche più leggera dato che non occupa memoria.
Altri obiettivi che si pone l’azienda di telecomunicazioni sono l’entrata sul mercato della telefonia fissa e lo sviluppo della tecnologia VoLTE.
In merito alle offerte business Iliad non ne ha previsto l’inserimento nel proprio portfolio, rendendo noto come la scelta di molti liberi professionisti ricada sulle offerte consumer, meno care e dagli stessi servizi delle business, suggerendo il rimborso dei costi, da parte dell’azienda di appartenenza, come note spese, anziché tramite la tradizionale fatturazione.
Levi fa chiarezza anche sui metodi di ricarica disponibili per le SIM Iliad, i quali includono l’associazione di un conto corrente o di una carta di credito senza pagare spese di commissione extra, oppure la possibilità sia di ricaricare tramite il sito ufficiale dalla sezione apposita che in contanti presso i punti vendita dei circuiti Lottomatica o Sisal.
Sottolineando anche il motto di Iliad, per sempre e per davvero e, rispondendo ai commenti scettici di alcuni consumatori, il CEO della compagnia dichiara:
Mi vergognerei personalmente a fare delle rimodulazioni dopo aver detto tutte queste volte che non le avremmo fatte […] Quello che ci caratterizza ancor più del rapporto Gigabyte/euro, a maggior ragione quando entreremo nel mercato del fisso, in generale è davvero la totale trasparenza e la semplicità che è il valore che ci accompagnerà per sempre, poi lanceremo in futuro delle nuove offerte, probabilmente sì, che sia sul mobile o che sia sul fisso.
Nonostante comunque molti competitors si ritrovino a lanciare offerte di tipo operator attack per chi proviene da Iliad, o promozioni e opzioni rivolte ad un target specifico di clienti, come le offerte generazionali e offerte per chi è nato in una certa nazionalità (offerte etniche), iliad continua a mantenere aperte a tutti i nuovi clienti le proprie offerte, senza però definire una data per eventuali nuovi piani tariffari.
In merito alla rete 5G, Iliad, con un investimento di quasi 1,2 miliardi di euro, è riuscita ad aggiudicarsi anche 10 MHz nella banda a 700MHz (circa 676 milioni), ovvero la banda delle basse frequenze in grado di penetrare meglio all’interno degli edifici ed utilizzati, al momento, per altri servizi come quelli televisivi.
Lo switch off al 5G con la banda a 700 MHz è previsto per l’Italia intorno al luglio del 2022. In più Levi afferma:
Effettivamente se ne parla tanto e purtroppo, così come per la situazione sanitaria attuale, ci sono tante cosiddette fake news, informazione parziale o a volte totalmente falsa sul tema delle emissioni. Come abbiamo detto adesso, sono frequenze, quelle che verranno usate per il 5G, che sono utilizzate adesso per altri scopi e in Italia abbiamo un limite di emissioni elettromagnetiche che è circa cinque volte inferiore rispetto a praticamente tutti gli altri paesi europei e del mondo, quindi un limite estremamente conservativo.
Quindi credo che sia molto importante in generale su tutto ma parlando di questo tema nello specifico sul 5G, gli effetti del 5G, il tipo di frequenze che vengono utilizzate, sia molto importante ovviamente basarsi sulle evidenze scientifiche. Gli effetti delle frequenze sono stati studiati in tutto il mondo da decenni […]. Ovviamente noi come Iliad e come tutti gli altri operatori sul mercato non è che decidiamo di creare un impianto e andiamo lì a crealo così, da un giorno all’indomani, ma abbiamo tutta una serie di permessi da ottenere da parte delle Arpa, appunto riguardo alle emissioni elettromagnetiche oltre a permessi edilizi, paesaggistici eccetera, ma c’è tutto un processo che garantisce ovviamente il rispetto di tutte le soglie di sicurezza per la salute.
L’Amministratore Delegato di Iliad Italia sul lancio della propria rete 5G, specifica: “Dalla fine di quest’anno comincerà ad essere disponibile su media scala. L’anno prossimo sarà l’anno in cui si diffonderà. […] Il 2022 è la data in cui c’è il 700 Mhz che permetterà di ampliare ulterioramente la copertura. Credo che in parallelo saranno più disponibili e più accessibili gli smartphone 5G“.
Infine, Levi sottolinea come l’infrastruttura di rete proprietaria attualmente in costruzione sia anche a prova di 5G e pronta per emettere le frequenze a 700 MHz oltre a quelle a 3,6 e 3,8 GHz, grazie anche alla scelta di collegare il sito radio e il Core Network con la fibra ottica, al fine di garantire una bassa latenza e una buona capacità trasmissiva.