Airbnb: nuove procedure di sanificazione anti-Covid 19 per i locali in home sharing
A causa dell’emergenza sanitaria attuale e in vista della riapertura delle compagnie aeree o, più in generale, delle aziende di trasporti, Airbnb si impegna a rispettare le norme preventive igienico sanitarie a tutela della salute dei propri clienti.
Come affermato nel comunicato stampa del 27 aprile 2020, Airbnb lancia Enhanced Cleaning Initiative, l’iniziativa di sanificazione dei propri ambienti adibiti all’home sharing, nel rispetto degli standard emanati dal US Centers for Disease Control and Prevention (CDC), guidato da Dr. Vivek Murthy e compagnie specialiste dell’igiene come Ecolab.
Il Cleaning Protocol per gli ospitanti e il personale includerà informazioni specifiche relative alla prevenzione da Covid-19, come l’uso di capi protettivi, quali maschere e guanti, e l’utilizzo di disinfettanti idonei e certificati.
Inoltre il protocollo prevede un’attesa per gli ospiti di 24 ore, prima di poter accedere ai locali, in modo tale da limitare il rischio di eventuale contagio, considerando che le particelle nell’aria hanno durata di poche ore.
Dr. Vivek Murthy, che ha guidato il Public Health Service Commissioned Corps degli Stati Uniti durante l’ebola, uragani e altri periodi di emergenza sanitaria, ha dichiarato che cercherà di supportare attivamente Airbnb al fine di sviluppare metodologie in grado di tutelare i clienti, aggiornando i protocolli di sicurezza e igiene in base ai progressi a livello medico via via compiuti.
Nel caso in cui gli host non siano in grado di effettuare il protocollo di sanificazione, sarà possibile optare per la modalità Booking Buffer, che prevede un attesa di 72 ore tra un soggiorno e l’altro, includendo le 24 ore di attesa in rispetto del CDC.
Questo meccanismo era già stato sviluppato per il progetto Airbnb’s Frontline Stays, tramite il quale erano stati offerti globalmente più di 200.000 locali a medici e operatori di primo soccorso.
Il nuovo Cleaning Protocol sarà lanciato nel mese di maggio 2020 comprendendo procedure e linee guida sulla pulizia degli ambienti in affitto. Inoltre gli host riceveranno un attestato di gratificazione e i locali saranno resi disponibili a conclusione del programma igienico.
Secondo recenti statistiche circa il 92% degli host pensa che, a fine pandemia, ospiterà clienti con la stessa frequenza, se non maggiore, del periodo pre-Covid, supportati dai dati del mese di marzo 2020 che dimostrano come, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, le prenotazioni effettuate con un anticipo di sei mesi sono aumentate.
Gli sforzi compiuti da Airbnb e dai propri host sono volti a mantenere la reputazione dell’azienda: secondo i dati del 31 marzo 2020, circa il 94% dei clienti, infatti, su una scala da 1 a 5, ha risposto positivamente ai sondaggi inerenti alla pulizia, con un punteggio tra 4 e 5. I
Airbnb dichiara che a seguito delle riaperture graduali, viaggiatori e governi potranno fare riferimento alle liste delle sistemazioni disponibili così da poter far ripartire l’economia del settore terziario e, in particolare, del turismo.