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Giro D’Italia 2011: la “Corsa rosa” ritorna dopo più di 15 anni sull’Etna

A domarlo con le parole già ci pensò il famoso poeta greco Pindaro nel V secolo a.C. : “…la colonna del cielo, l’Etna ricoperta di neve, nutrice di ghiacciai perenni e pungenti”, vulcano tentato dallo sguardo di Giuseppe Garibaldi in quella sosta a Taormina, fatto sta, che l’Etna da sempre sotto tutti gli aspetti sembra da millenni un prototipo delle colonne d’Ercole.

La storia stavolta però, è un’altra: l’itinerario è simile a una via Appia che percorrendo quasi totalmente le vecchie orme di quei 1089 uomini snodandosi sotto l’insegna dello sport più stimato dal monte.

L’uomo del monte si svela sotto l’identità di un messinese, capitano della squadra ciclistica più nominata in Italia, di nome Vincenzo Nibali e con marce incorporate nelle gambe , cavallo di battaglia per la vittoria della Vuelta a España.

La “Corsa rosa” ritorna dopo più di 15 anni sull’Etna diventando approdo della classica per la Sicilia che non vedeva le due ruote professionistiche dal 2008, quando la cronometro a squadre di Palermo apriva le danze al primo Giro d’Italia vinto (senza agevolazioni farmaceutiche) da Alberto Contador.

L’Etna gode di una fama inestimabile nel mondo grazie ai coreografici “effetti speciali” derivanti dalle caratteristiche eruzioni, quali lapilli lanciati in alto centinaia di metri, fiumi di lava, lunghe nubi e piogge di cenere, boati e qualche volta anche leggere “tremarelle” del terreno.

Contribuiscono alla notorietà del vulcano alcuni parametri numerici circa l’altezza rispetto il livello del mare, il diametro, la frequenza di eruzioni, ma anche letterari, come narrano le leggende del mito Greco e non solo.

Le strade dell’Etna sono circondate da una peculiare flora, che pennella il panorama circostante rendendolo fantasticamente incantato e, a testimonianza di ciò, è stato girato un filmato che ritrae la bellezza paesaggistica che offre la Strada Provinciale 92 durante la tiepida primavera etnea, attraverso la risalita del versante sud del vulcano da Nicolosi (CT) sino al piazzale del Rifugio Sapienza.

Si parte Domenica 15 Maggio 2011 a Messina (9a Tappa Messina – Etna, 159 km), si passa per Tremesteri, Giampileri Marina, Scaletta Zanclea, zone colpite dall’alluvione del 3 Ottobre 2009, poi Nizza di Sicilia, ROccalumera, Santa Teresa di Riva, una leggera salita a Capo Sant’Alessio, per poi scendere a Letojanni, poi si risale per Taormina, si scende a Giardini Naxos proseguendo per Fiumefreddo di Sicilia.

Arrivati qui comincia la prima scalata all’Etna percorrendo Piedimonte Etneo, Linguaglossa, Strada Mareneve arrivando vicino Piano Provenzana e Rifugio Citelli. Il Primo Gran Premio della Montagna sarà situato a Località Lenza a 1631 metri al livello del mare. Poi una lunga discesa verso Milo, Zafferana Etnea, Santa Venerina ed Acireale dove in quest’ultimo paese ci sarà Intergiro.

Poi si risale di nuovo per la seconda volta percorrendo i comuni di Aci Catena, San Giovanni La Punta, Mascalucia, Nicolosi. Arrivati al centro di Nicolosi arriva la salita al Rifugio Sapienza con ben 20 km di salita. L’anno scorso abbiamo effettuato un video degli ultimi 19 km di questa tappa di montagna che farà la differenza e potrà essere importante per la classifica finale della Maglia Rosa.

Gianluca Martucci

Newsgram.it

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